Anaal Nathrakh - Desideratum [Full-Lenght 2014]

31.10.2014 11:17

Black Metal - Recensioni

Anaal Nathrakh, al secolo Dave Hunt (voce) e Mick Kenney (polistrumentista) Arrivano al traguardo del loro ottavo studio album “Desideratum”; Appena dopo il primo ascolto di quest’ultima fatica del duo britannico, l’unica parola che mi  ronzava in testa era: Geniale, geniale come i due hanno gestito la loro creatura, la loro carriera è stato un continuo spingersi ai confini della sanità mentale della violenza dalle velocità supersoniche dal mood marcio e meccanico, non possiamo catalogare “Il respiro del serpente” in un unico genere sarebbe riduttivo ed estremamente errato, il loro crossover di grind, industrial e black  si è evoluto album dopo album dal marciume freddo e mortale di “Codex Necro” (Un capolavoro ndr) agli echi “Emperor” di “In the constellation of the black widow”. prendendo in esame “Passion” e “Vanitas” questo “Desideratum” è il logico proseguo del loro cammino ma ovviamente, non potendosi spingere oltre e pensando forse che l’ennesimo prodotto portato ai limiti sarebbe potuto risultare monotono, hanno leggermente virato in favore della “Melodia” prendete ovviamente questo mio termine con le pinze… Non hanno snaturato il loro prodotto in favore di un qualcosa di completamente nuovo, l’hanno reso semplicemente più fruibile secondo sempre il loro trademark che è presente dall’inizio alla fine senza cali di violenza. Kenney polistrumentista di questo duo costruisce un monumento di suoni di melodie epiche quanto glaciali e distaccate scandite da una drum machine potente e varia che si adatta perfettamente agli innumerevoli cambi di tempo. Ovviamente Dave Hunt non è da meno sfodera le sue migliori clean vocals per rendere epico ed imponente il lavoro complessivo, ovviamente si alterna anche ai suoi famosissimi screaming acidi e taglienti. In definitiva ci troviamo di fronte la genialità di un gruppo che ha saputo rendere più melodico un prodotto senza perdere un minimo di ferocia e di marciume anzi migliorando quelli che erano i loro precedenti lavori e facendo una summa della loro carriera fino a questo punto. Penso sia realmente difficile rendere più fruibile un prodotto senza perdere il trademark e la violenza che li ha sempre contraddistinti. Un album che sono sicuro per gli amanti del gruppo e non vi divertirete ad ascoltare.

Voto: 90/100

CH“ИN”P.