Minervium – Eterno e Omega [Demo 2018]

05.03.2019 17:52

Calabria, terra pregna di enormi patrimoni culturali e soprattutto di storia... Una storia che molti ignorano. La Calabria una terra anticamente ricca di scambi culturali di economia e di contaminazioni, ma soprattutto terra pagana e di grandi battaglie; ed in questo contesto storico che si incastrano i catanzaresi Minervium. Minervia Scolacium, colonia romana fondata nel 123 A/C, dove sorgeva la città di Skylletion, dove mitologia dice che Ulisse naufragò fondandola. I Minervium, legati fino alle ossa alle proprie radici, costruiscono il loro primo Demo "Eterno e Omega" fatto ovviamente, da un Black Metal mediterraneo dalle tinte nostalgiche ed epiche, il tutto cantato in lingua madre. La proposta musicale dei nostri, per intenderci si rifà a gruppi come "Spite extreme wing" o "Janus". La Demo si dipana in cinque "grani" compreso una Intro ed un Outro, in una storia che si ripete come appunto suggerito dal titolo, un Ouroboros, l'inizio e la fine in un perpetuo continuo. Il viaggio nelle terre della Magna Graecia inizia Con "Il canto del mare", una intro che dipinge

un panorama nostalgico e melanconico, con incantevoli arpeggi di chitarra ed il suono del mare e di gabbiani, suoni indissolubilmente legati a questa terra di fuoco. La sfuriata iniziale di "Invocando il passato" continua il nostro viaggio, un grido al nostro passato, ai nostri avi che oramai abbiamo dimenticato, una "storia" che non ci appartiene più, dimenticando come le rovine di oggi, siano state il presente di un grande impero, in un tempo che non abbiamo mai vissuto; Le azzeccate sonorità delle chitarre costruiscono un mood epico ed antico, Antonius non si risparmia in queste trame coinvolgenti, inframezzate da accordi e giri più riflessivi che aumentano il pathos dell'opera. L'incantevole "Cenere" ed il suo midtempo, le parole recitate di Kristian, la sessione ritmica tra gli intrecci di Batteria di Angelo (Iter Charontis) ed il basso di Glk (Lupercalia) ci regalano quasi sei minuti di un sogno antico, di una grande cultura di cui ora non ci resta che la sola cenere. "Eterno e Omega" continua sugli stessi binari delle precedenti canzoni con i suoi quasi nove minuti, che tra sfuriate e chitarre in tremolo sfumate a parti riflessive in acustico, tra uno screaming viscerale e chorus in clean, ci regalano quella che per me è la migliore traccia del lotto. A concludere è l'outro "interitus", le cui trame musicali si ricollegano in un tutt'uno con il suo inizio, reiniziando il perpetuo ciclo. A concludere, i Minervium ci regalano una Demo accorata scritta e suonata con l'anima, un grido melanconico per appunto, a ricordarci di non dimenticare il nostro passato, le nostre origini, di tenere sempre a mente da dove proveniamo, perchè la memoria è l'unico mezzo per essere ricordati per sempre. La produzione è pulita abbastanza da concederci di godere a pieno ogni singolo strumento e parola. "Eterno e Omega" è uscito in versione tape e cd.

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CHN"Necro"P.