Satanic Warmaster - Fimbulwinter [Full-Lenght 2014]

20.11.2014 12:22

Black Metal - Recensioni

Finlandia, novembre 2014 i Satanic Warmaster rilasciano il loro quinto Album  “Fimbulwinter” a distanza di quattro anni dal precedente e più che discreto “Nachzehrer”.
Anticipato da una manciata di singoli, un live album ed una compilation “Fimbulwinter” è il full-lenght che ha permesso il salto di qualità a Werewolf  mastermind ed unico compositore,
che in questa sede stravolge e perfeziona i suoni, raffinandoli e facendoli esaltare finalmente da una degna produzione. Attenzione il contenuto non cambia è sempre Black Metal di matrice Finnica, imperiale sinfonico  permeato dal ghiaccio invernale, ma a differenza dei suoi predecessori i suoni si capiscono nella loro totalità, magari c’è meno marciume ma sicuramente risulta un album epico oscuro tagliente, un lavoro che sembra partorito direttamente dagli anni 90’ , che ne esalta il fascino che ne rinvigorisce con estrema freschezza la composizione… Il giusto mood per iniziare un inverno gelido sotto tormente di neve boschi rarefatti, e lupi affamati pronti a sbranare le loro prede. “Fimbulwinter” ( il “Terribile inverno” l’inverno che precede il Ragnarok) Ha inizio i lupi usciranno da  Járnviðr, “la foresta di ferro”… Skoll divorerà il sole, Fenris la terra, Hati la luna ed il mondo cadrà nell’oscurità. Gli anni passano ma Werewolf  sa sempre cosa volere dai suoi “Satanic Warmaster” una band che nonostante tutto, secondo me non riesce ad avere ciò che merita.
Il punto non è cercare di suonare Black Metal nel 2014, ma è essere consapevoli di come farlo.
Questo lavoro come tutti quelli della band sono debitori della scena norvegese anni 90’ soprattutto da gruppi come Darkthrone  ed Immortal, ma se non si ha la giusta ispirazione l’anima ed il cuore, sarai sempre un gruppo clone di un epoca magica. “Fimbulwinter” è oscuro, freddo, ispirato, i riff che lo compongono sono epici taglienti e dannatamente oscuri e melanconici. Un lavoro che secondo chi scrive è realmente un capolavoro, anche se viaggia su pezzi che variano dai 5 agli 8 minuti non si avverte nessuna noia, ma si è sempre vogliosi di scoprire il riff la melodia l’epicità che sussegue pezzo dopo pezzo.

Voto: 95/100

CH“ИN”P.