Lupercalia - Complete Darkness [Comp. 2015]
Non potevano esserci giorni migliori di questi per ricevere “Complete Darkness” succulentissima compilation ad opera di Faunus e della sua creatura “Lupercalia”, ovvero i giorni funesti dell’inverno che a breve ci investiranno ( dal 13 al 15 di febbraio), dedicati ai riti della purificazione e appunto alla Lupercalia. I Luperci apriranno le porte del Lupercale ( grotta dove si svolgevano i suddetti riti), e dove Faunus pretenderà i suoi sanguinosi sacrifici. Per chi non conoscesse questa mistica creatura, i Calabresi “Lupercalia” sono attivi dal lontano 1996 anno in cui Faunus creò questa “One man band”, affiancato in seguito da DeatHead che si occupò dei Synth e del Drum programming. E oggi grazie alla nostrana e nuova CMI production possiamo godere dell’intera discografia più l’aggiunta di due nuovi pezzi inediti, e composti rispettivamente nel 1998 e nel 2014. La compilation si apre con il fantastico Demo tape “Per Amica Silentia Lunae” che al tempo della sua pubblicazione (1997), fu Top Demo per molte riviste specializzate dell’epoca tra cui Grindzone. L’opera è composta da quattro nere gemme di pura ed antica oscurità. Le canzoni viaggiano su un Black Metal esoterico ed evocativo dalle coordinate ambient, che trascinano l’ascoltatore in un viaggio indimenticabile tra atmosfere sognanti ed ancestrali… E paesaggi rarefatti da antiche nebbie. Il Master Mind intreccia composizioni ed arpeggi melanconici che distruggono l’anima. L’ignaro ascoltatore viene catapultato in posti lontani dalla realtà: tra boschi, foschie e bestie assetate di sangue. In determinati momenti non si è più ascoltatori, ma prede inseguite da famelici lupi tra alberi e boschi, dove la paura si concretizza ed il respiro diventa affannoso. Lo screaming antico e rauco di Faunus, ci accompagna come un fedele narratore nei suoi incubi e nel suo oscuro mondo. Il drumming non prende mai il sopravvento in nessun componimento, si limita a scandire il tempo; a volte calmo altre più affannoso, una scelta azzeccata che serve a dare un ampia e completa visione alla composizione generale. Ma nel complesso a far da padrone sono le chitarre con riff cadenzati e freddi, e melodie ed arpeggi che non hanno più bisogno di nessun altra parola: semplicemente meravigliosi. I Synth, mai completamente invasivi, creano composizioni ariose con lo sguardo rivolto al futuro; sì perché i nostri non si limitano semplicemente alla costruzione di ambienti e di oscure visioni, ma giocano con i suoni, sperimentali per l’epoca specialmente nell’ultimo pezzo “Eliogabalo”. Il lato “A” della cassetta si conclude con la prima traccia inedita del 1998 “Souless Pray” , a cavallo tra la prima e la seconda opera, dove il componimento varia leggermente diventando più rabbioso e aggressivo senza perdere l’elemento ambient/melodico. Risulta una composizione molto personale che si accosta alle prime uscite dei norvegesi ”Emperor”. In questa traccia tutto è osato di più dalle maestose arie melodiche ai riff più malvagi, le vocals in screaming sono ora accostate anche da clean vocals che rimarcano determinati passaggi rendendo il comparto vocale più incisivo e maturo. Il drumming si fa ora più potente e determinato, adatto al corso della canzone.
Il nostro viaggio continua con il secondo lavoro rilasciato dalla band, il Mcd “The Moaning Age” risalente al lontano 1999. Ci troviamo di fronte persone che non vogliono mai ripetere se stesse, cambiando ulteriormente le carte in tavola. Proponendoci ora un raffinato lavoro che accosta al Black Metal venature Gothic e non solo. Il mini è formato da cinque tracce differenti tra loro ma che rendono l’idea delle mille sfaccettature dei Lupercalia. Dal sognante intro “Flora Magika” dai ritmi tribali, siamo catapultati alla goticheggiante “A sleep inside the mist” un connubio di black e gothic che strizza l’occhio ed anticipa per molti versi i grandiosi Tiamat. Con la successiva ”The Moaning Age” si ritorna su regimi di ferale black metal puro, tiratissimo e malvagio dai riff freddi e taglienti di scuola Norvegese. Il drumming è ora martellante e fa il suo sporco lavoro. Il tutto farcito da uno screaming malsano e graffiante. Un breve intro ci catapulta alla successiva “ShadowFest”, che mantiene le coordinate della precedente in quanto a violenza e feralità. La lisergica ed oscura “Club Des Haschischins”, outro strumentale abbastanza malato e malsano chiude il cerchio.
Invece a chiudere questa fantastica compilation è l’ultima traccia inedita del 2014 “The Wrath”, 2 minuti e 50 secondi di pura Ira, dove emerge in todo la maturità compositiva di Faunus e della sua creatura Lupercalia. Per tutta la durata del pezzo non si respira, ritmi frenetici un muro compatto di suono, che segue la violenza di “Souless Pray” ma moltiplicandola. Ovviamente anche la produzione risulta più pulita e moderna rispetto al passato, che comunque gode di ottimi suoni. Testualmente parlando, sono visioni e reminiscenze di un rito di purificazione e di fecondità, dove i luperci dopo aver immolato le capre, intingevano le loro fronti con il medesimo sangue, si vestivano delle pelli dei suddetti animali e con due strisce della stessa pelle percotevano le donne che si offrivano per ottenere la fertilità.
La CMI production ha ristampato questa chicca su cassetta in tiratura limitata a 100 copie.
L’uscita è prevista per il 15 di Marzo.
Consiglio l’acquisto di questa rarità, anche perché oramai non ne esistono più copie dei singoli lavori. Scoprite o riscoprite con questa compilation una band che anche con poche uscite ha dato molto alla scena Black Metal Italica.
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CHИNecro P.