Lupercalia - Helaphebolion [Ep 2016]

26.07.2016 13:19

Sono passati ben 17 anni dall’ultima pubblicazione  di materiale inedito targata Lupercalia, storica band Calabrese. Faunus ritorna sulle scene odierne, con un magnifico Ep di 6 tracce dal nome “Helaphebolion”, appunto a 17 lunghi anni ( correva l’anno 1999) da quell’altra piccola perla che rispondeva al nome di “The Moaning Age”. A mio avviso i Lupercalia sono stati e sono attualmente un gruppo, o meglio One-man band, abbastanza particolare e poliedrica, che ha toccato diversi oscuri generi sin dalla loro genesi nel lontano 1996. Faunus, mastermind ed attualmente unico compositore del progetto,  ha spaziato dagli albori, da  un “Ambient Black Metal” di cui era pregno la loro prima Demo “Per Amica Silentia Lunae”, ad un “Blackened Gothic Metal” con appunto il successivo Ep “The Moaning Age”. I Lupercalia non rientrano in quella tipologia di band da un album all’anno. Faunus riversa nella sua oscura creatura, una parte della sua anima, a cui non può dar sfogo nei suoi altri progetti (almeno questa è la mia sensazione ndr). E’ sempre difficile parlare di “Se” e della parte più intima e “malata” che tentiamo sempre di nascondere. Nel 2016,  Lupercalia cambia nuovamente pelle, rivestendosi di rabbia, di una produzione decisamente migliore e potente, di un lavoro come sempre eccezionale delle due asce, che in questa occasione ci deliziano con intrecci di riff e dissonanze davvero eccelsi ed ipnotici, inframezzati da melodie “spaziali”. “Helaphebolion” si ancora stilisticamente al “Religious Black Metal”, per intenderci ai pionieri del genere come “Funeral Mist” e più nello specifico per darvi almeno per sommi capi un idea, ai primissimi “Deathspell Omega” e “Osculum Infame”. Le linee di Drum-machine sono come sempre non invasive ed abbastanza “calde” , ma non vengono usate semplicemente per trainare linearmente la sessione ritmica, ma giocano ottimamente su cambi di tempo e controtempi molto azzeccati e potenti, da ritmi cadenzati a più sincopati. Sul versante vocale Faunus attua uno screaming  filtrato abbastanza classico, molto rabbioso ed efficace in tutto il contesto. Sempre per quanto riguardo il comparto vocale Troviamo nella terza traccia “THE DAWN OF LYKAIA” la collaborazione del greco Manos ( Militante nei Necromancy ed infernal Decadence) che inframezza la parte rituale della canzona con un incisivo cantato mantrico in lingua madre. Testualmente, è la rivisitazione personale dei riti che gli antichi greci facevano nel mese Elafebolione o Elafeboliòn, nome del nono mese del calendario attico nell'antica Grecia. Elafebolione andava dalla seconda metà di marzo alla prima metà di aprile circa (indicava l’arrivo della primavera ndr). Il nome del mese era legato alle Elafebolie, feste della caccia al cervo in onore di Artemide. In questo mese, ad Atene, venivano celebrate le festività in onore della dea Pandia, personificazione del plenilunio. Concettualmente e musicalmente, Faunus ci aveva già dato l’anno scorso, con l’uscita della compilation “Complete Darkness” una piccola anticipazione di quello che sarebbero stati oggi i suoi Lupercalia, con la traccia inedita “The Wrath” (oggi rivisitata  e riregistrata anche per questo ep), che riprendeva i sanguinari riti di fertilità attuati dai “Luperci”. Alla base concettuale di questi nuovi Lupercalia Ritroviamo la Donna come divinità o Dea e gli antichi e sanguinari rituali che hanno fatto parte della nostra “Magna Grecia”. “Helaphebolion” è stato editato dalla CMI production in 50 tape limitate, una di queste è già prenotata, ne rimangono 49 per poter godere di questo “squarcio temporale “che vi riporterà nell’antica Grecia.

CHN“Иecro”P.