Malauriu+Circle of the Last Promontory – Media Vita in Morte Sumus [Split 2016]

22.04.2016 13:25

Parto subito dicendo che AMO gli Split-Album, danno la possibilità di avere più band nel medesimo disco, quindi  avere tra le mani un lavoro vario e completo nello stesso tempo. Ma attenzione  lo Split-Album può anche essere un arma a doppio taglio. Due gruppi Siciliani : Malauriu (cattivo presagio, bestemmia  ndr) e Circle of the last Promontory ci presentano in questo biseste anno  “ Media Vita in Morte Sumus”  un lavoro fatto col cuore e molto sentito da ambedue le parti.  Nel momento in cui ho premuto play, sono stato completamente rapito da questo piccolo gioiellino nero, per molti fattori e sensazioni che mi ha trasmesso già dal primo ascolto. In poco più di 35 minuti, verrete sopraffatti da morte, decadenza, marciume, spazi e melodie dilatate, ossessive ed asfittiche. Le due Band si presentano nel complesso abbastanza diverse tra loro, proponendo appunto due proposte molto differenti. Ma , se pensate che il risultato finale potrebbe essere compromesso, vi sbagliate di grosso. Il tutto è ben amalgamato e per quanto vario il distacco dei gruppi, l’opera non risente minimamente del suo alone funereo e marcio. Questo “Media Vita in Morte Sumus”, è un piccolo capolavoro a partire dalla suggestiva copertina, che ovviamente essendo il biglietto da visita è totalmente in mood con la sostanza che troverete. L’artwork , è un opera dal titolo “I’m an Icon” (Istallazione di Felis Catus, AKA Francesco Cucinotta, dei Sinoath) dove colori e soggetti rendono al meglio la decadenza delle icone religiose rapportate  all’ultimo viaggio dell’uomo (questa è la sensazione che ha dato a me). La prima parte dell’opera è affidata ai Malauriu, una band abbastanza giovane attiva dal 2013 e con alle spalle  un Ep debut  “presagi di Morte” del 2014 un paio di singoli ed un altro Split-Album con gli “Eternu Doluri”. Per quanto “giovani” possano essere vi assicuro che sanno già quel che vogliono e quest’opera vi confermerà le mie parole. L’album si apre nel migliore dei modi, un intro che mette da subito le carte in tavola,  una caratteristica marcia funebre… Fatta da quelle bande di paese  dell’entroterra Italico, dove Ant (frentrum, Orcrist) reclutato come  special vocalist in questo lavoro, decanta con estremo pathos una bellissima poesia di Ungaretti “Inno alla Morte” da cui il titolo appunto di questo intro realmente da brividi, che introduce al meglio questo decadente viaggio. L’album continua con l’omonima “Malauriu”, che  apre con un riff tagliente e gelido, chitarre aperte e zanzarose come da tradizione, trainate da una sezione ritmica molto coinvolgente quanto lineare, e dove sono buttati tutti gli anatemi e le sciagure dei Malauriu. Nera Trenodia continua il nostro viaggio, uscita già in anteprima come singolo. Un oscuro Carillon inizia questo nero lamento funebre…”Nera Trenodìa lunga agonia”… “In eterno”... penso che questo piccolo stralcio di testo racchiuda lo spirito della canzone fatta musicalmente da un riffaggio di chitarra funereo ossessivo e gelido che si ripercuote angosciosamente in una “Nera Trenodia”. Il lavoro dei Malauriu si conclude con “Deus Mortuorum” la canzone più aggressiva del lotto , ma non solo, si insinua come un serpente, avvolgendo l’ascoltatore in una spirale di malvagità. A decantare questo odio  come altro special vocalist è Lord Astaroth  (Kurgaall) con il suo screaming malvagio ed insidioso che ben si sposa con questa “nera chicca” e che ci porta alla fine di questa prima parte. Musicalmente I Malauriu da quel che avete potuto carpire, fanno Black Metal di stampo Ortodosso  quindi molto grezzo con una grossa dose di carattere e personalatà, che li contestualizza con onore, nel loro paese di appartenenza. Musicalmente il lavoro è fresco e molto ben fatto. Il lavoro delle chitarre è ben azzeccato con riff realmente gelidi dai volumi sparati a mille e dal suono aperto “Old-School” docet. Il lavoro di batteria è minimale ma potente e non sovrasta mai le chitarre ma assieme al basso rende il tutto molto corposo e pieno. Vocalmente parlando Ant cambia ancora registro vocale, in uno scream più grosso e scandito a farci capire ogni cosa di questa funebre marcia. Ovviamente la produzione ed i suoni per quanto grezzi come da tradizione, fanno rendere al meglio tutti gli strumenti, registrati tutti in presa diretta e senza fronzoli. Passiamo al “B-Side” con i Circle of the Last Promontory,  Band di cui fa parte Francesco Cucinotta dei Sinoath, e realmente si sente. Tutti e quattro pezzi sono Sulfurei, stranianti, alieni, melanconici e semplicemente magnifici. Si mette in risalto maggiormente la ritualità dell’opera, specialmente  nella prima canzone “Rainy Solstice”. I nostri toccano varie corde dell’anima e vari generi anche. A me ricordano per attitudine anche i “Void of Silence”, dal Doom al Black passando da melodie dilatate ed allucenogene , molto soffocanti. Interessante anche i piccoli inserti elettronici. Amo alla follia questi esperimenti sonori! Penso che in questo caso un track by track sia realmente inutile. Questi quattro pezzi saranno capaci di distruggere la vostra psiche di “rivoltarla come un calzino”. Anche se i Circle… Sono musicalmente lontani dai Malauriu la loro proposta  è inerente al 100% con il mood di questo Split, qui si parla del viaggio mentale-spirituale oltre la morte, un viaggio cosmico ed introspettivo. Tutte le canzoni consistenti nel minutaggio non annoiano mai, è una scoperta dopo l’altra, ed ogni singolo pezzo nel suo interno è variegato da diversi mondi e sensazioni. Un lavoro davvero completo e complesso. I vari riff di chitarra molto potenti  compressi e vari sono accompagnati da assoli che si intrecciano, da melodie malinconiche e funeree. Lo screaming effettato e asfittico in perfetta armonia con la musica è usato come un altro strumento che arricchisce il tutto.  A fine ascolto sarete completamente assorbiti , avvolti estasiati da questo lungo viaggio che vi avrà sicuramente portato in luoghi davvero lontani ed oscuri della vostra mente. Posso semplicemente dire e fare i miei complimenti più sinceri a queste due Band, e di fare assolutamente vostro questo immenso lavoro.

CHN“Иecro”P. 

Contatti:

Malauriu:www.facebook.com/malauriuofficial

Circle of the Last Promontory:

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