Onirism - Cosmic Dream [2016]
La Francia ci ha abituato negli anni a “gustare” band di un certo spessore in ambito Black Metal, mostrandoci una scena sperimentale ed attiva. Ed anche in questo caso la nostra cugina transalpina ci offre un progetto davvero molto interessante, trattasi di “Onirism” one man band capitanata da Vrath e formatisi nel 2014 arrivando nel 2016 al suo esordio con il debut-album “Cosmic Dream”. Un titolo appunto che spiega egregiamente l’anthem dell’album. Cosmic Dream è una sapiente miscela di decadenza onirica e un maestoso Black sinfonico condito da venature Dark/Folk . Suppongo che Vrath (grande musicista ndr.) abbia lavorato molto per arrivare ad una amalgama così, rendendo fluido un prodotto che in mani poco esperte avrebbe scaturito un accozzaglia senza precedenti. Un album che rapisce subito sin dal primo ascolto, non solo per le varie anime che compongono Cosmic Dream ma per come sono state miscelate armonizzate e levigate tra loro regalandoci un prodotto sperimentale e fresco pur non usando nuovi elementi. Il mood di fondo è una decadenza onirica e dilatata, una delle anime che mi ha fatto piacere scoprire in questo platter è un dark/folk che ricorda molto “Sopor Aeternus” degli inizi, inserti folk-tribal si ripercuotono per tutta la durata dell’opera dando a mio avviso una certa personalità all’intero lavoro. Gli arrangiamenti sinfonici studiati in ogni minimo dettaglio sono una parte fondamentale a cui Vrath da molto spazio in ogni song. Prendetemi con le pinze, ma penso che si sia molto ispirato in questo alle trame sinfoniche dei vecchi “Cradle of Filth” e a quelle più epiche dei “Dimmu Borgir”, prendendo ovviamente solo ispirazione e traendone una summa perfetta e maestosa per comporre Cosmic Dream. Le bellissime trame sinfoniche si fondono indissolubilmente con una sezione ritmica molto efficace e in molti casi abbastanza tirata e veloce dove i blast di batteria la fanno da padrone, ma ovviamente tutte le parti di drumming si riducono al solo accompagnamento per dar spazio all’ascoltatore di concentrarsi molto sulle chitarre ben composte con assoli molto convincenti ed in perfetto moods con il resto del lavoro proposto e ovviamente con le immense trame sinfoniche, struggenti ed epiche molto epiche che Vrath ci propone. Anche sul versante vocale non troviamo spiacevoli sorprese, ma uno screaming classico ben modulato rabbioso e grosso (Niente di nuovo ma molto efficace ndr.). Quello su cui avrei lavorato maggiormente è la produzione che risulta comunque cristallina, e ci mancherebbe anche, per un prodotto così ma che si mantiene sempre molto “low”. In definitiva questo Cosmic Dream a me è piaciuto tanto, sarà per il suo oscuro romanticismo, per il mood sognante e dilatato, per le parti sinfoniche magistralmente arrangiate, e sicuramente per la “messa in scena” per la sapienza con cui Vrath ha sperimentato e riuscendo in un panorama stantio e monotono, non usando niente che non conosciamo ma semplicemente avendo la genialità e la sapienza di sfruttare e miscelare al meglio ogni elemento.
CHN“Иecro”P.