Orcrist - Catacomb [Full-Lenght 2016]
Band storica Italiana quella degli Orcrist, provenienti dal nord della nostra nazione precisamente da Monza e attivi dal 1999. Fondati dal batterista Grav, hanno alle spalle una consistente discografia fatta da varie Demos , Split Album e quattro Full-Lenght, più varie collaborazioni con membri di altri Act storici della nostra penisola e non. Quindi ci troviamo al cospetto di una band di un certo calibro che ha fatto del suo ortodossismo la bandiera di battaglia e ritagliandosi con merito un ampio spazio nell’underground nazionale ed internazionale. Cronologicamente li avevamo lasciati nel 2011 con il superbo “Fallen”, dove non scordiamo la collaborazione con Goblin dei norvegesi Isvind che ha prestato il suo screaming gracchiante e le sue doti di chitarrista e bassista in alcuni pezzi. Ma veniamo ai giorni nostri, nel 2016 a cinque anni dal precedente e dopo vari cambi nella line-up accompagnati da vari problemi che avevano portato Grav addirittura a chiudere definitivamente la band ( grazie agli Dei, poi ravvedutosi ndr), esce il loro quinto lavoro Catacomb, non un album ma un vero e proprio monumento dedicato a quello che realmente è il Black Metal e cosa effettivamente rappresenta.
Quindi di conseguenza, rivolto a persone che questa filosofia di vita la vivono realmente e che ovviamente non si fermano alla mera facciata. Bene tornando a questo nero monumento che risponde al nome di Catacomb… Scordatevi produzioni plasticose e false, eliminate qualsiasi tipo di manierismo e orpelli vari, questo album fa male, molto male. Qui si torna alle origini ma realmente! Dimenticate ed eliminate gli ultimi 25 anni, Catacomb è una macchina del tempo ed una volta inserito nel vostro stereo vi riporterà nel 1992. Un album concepito e studiato da Grav (che ha scritto tutti i testi sia in questo, che in tutte le uscite ndr) per essere così, riuscendo in pieno nel suo intento. Di conseguenza debbo fare alcune precisazioni, non posso innanzitutto considerarlo un album anacronistico qui non siamo difronte una copia della copia di un album “Black” uscito nei tempi d’oro, non è un album conseguenziale, sembra proprio che sia stato registrato in quegli anni, c’è quella scintilla di genialità e di originalità ( avete letto bene!). In questa opera, è tutto al suo posto, tutto per me assolutamente perfetto. La costruzione dei brani che sono di una certa consistenza ovviamente in minutaggio riportano alla mente Act come Darkthrone o Burzum a cui Grav si ispira, ma attenzione, non copiando nulla ma semplicemente come concezione di base che sta alle radici del Black Metal. Sinceramente un album così dovevamo appunto aspettarcelo dai Darkthrone (RIP. ndr) ai tempi di Transilvanian, Panzerfaust, così capite bene a cosa mi riferisco. L’album gode di una produzione sporca e perfetta una bella compressione del suono, ottimale e determinante per il risultato finale dell’album e dove comunque si capisce ogni singolo strumento. Il prodotto è totalmente puro e registrato senza nessun effetto sia sulle vocals, fatte da un grandioso Antonio Pasquini (Ant), fondatore di un altro gruppo immenso che risponde al nome di Frentrum. Ant realmente ha impresso all’album una performance eccelsa, pregna di pathos di rabbia e di solennità in alcune parti, uno screaming antico e potente che in tutta onestà non ha niente da invidiare ad un Nocturno Culto e specialmente ad un Burzum (degli ultimi periodi) ma a cui specialmente nell’outro si rifà in quanto ad epicità e solennità . Secondo chi scrive ha contribuito molto ad imprimere ulteriormente a Catacomb un’anima nera e marcia. che sul drumming, minimale ed incisivo e leggermente adombrato per dare maggiore spazio a Snake ( bassista dei Necroshine, altro gran bel gruppo ndr) e alla sua chitarra che letteralmente fa un lavoro geniale, riff gelidi e malati nella loro semplicità ma assolutamente geniali!!! Puro Stile Black Metal!. La sessione ritmica a cura di Grav e Snake anche in veste di bassista è ossessiva come i giri di basso eccelsi sempre nella loro semplicità e purezza. La cosa che più ho adorato in Catacomb è il feeling realmente catacombale, e l’empatia che riesce a creare con l’ascoltatore grazie anche ad Ant. Sin dalla prima traccia appunto catacomb, verrete catapultati in un vortice di tristezza, di rabbia, con i suoi riff e melodie raggelanti. L’album per tutto il suo viaggio non raggiungerà mai velocità elevate, ma si giocherà molto sui mid tempos e sulle atmosfere cupe e malvagie a conferma che per aver un ottimo risultato non bisogna necessariamente raggiungere velocità trita ossa. Testualmente parlando è la personalissima visione di Grav molto poetica e marcia nello stesso tempo della vita e della sua caducità, del male sempre presente nelle nostre esistenze, e a volte cercare nel mondo oscuro una culla in cui proteggerci da un mondo che non ci appartiene. Tutti viviamo nel dolore e nella malattia e tutti moriremo in egual misura, se esiste un Dio benevolo sicuramente non alberga qui ed in questa mente. Sono stato realmente onorato di poter dare e dire il mio piccolo parere su questo gioiello, e ammirare realmente Grav e soci anche per il coraggio delle loro scelte di partorire questa creazione che sono sicuro molti non riusciranno a capirla e comprenderla, e che sicuramente non sarà esule da molte critiche. Se realmente amate e vivete il Black Metal non potete farvi sfuggire questa opera, sareste solo dei pazzi. Attualmente il formato uscito e vinile e cassetta, ma a quanto ne so uscirà presto anche in cd, molto probabilmente nel mese di agosto.
Contatti:
Official Facebook: www.facebook.com/orcristofficial
CHN“Иecro”P.